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01 Jun
01Jun
the italia passeggiata

Tutti sono affascinati da questa tradizione italiana nel fare la passeggiata. Per gli italiani, che da secoli passeggiano per le vie cittadine, è una normale routine.

Ma com’è nata questa tradizione della passeggiata?

Dobbiamo partire dalla terminologia originale di questa tradizione: “lo struscio”. Questo termine onomatopeico indica lo “strofinare delle scarpe sul marciapiede”, strusciare appunto. La cosa rende ancora più affascinante questa storia. Lo struscio è un’antica tradizione non solo napoletana e inizia ad essere usato nel periodo pasquale. Infatti, il Giovedì Santo nella tradizione pasquale e la liturgia della Settimana Santa in cui si prevede che i fedeli vadano a visitare i sepolcri nelle chiese, che devono essere almeno tre e sempre in numero dispari. Questa passeggiata religiosa, in cui la maggior parte delle persone sfoggiava il cosiddetto “vestito buono”, si estendeva anche ad un giro per fare spese nelle vie principali della città. Il suono delle scarpe di questa folla di persone, il chiacchierare e salutare ogni pochi passi, rendeva la strada un’armoniosa e chiassosa festa. 


L’Evoluzione dello “struscio”

Nel tempo lo struscio si è evoluto slegandosi da eventi religiosi, per diventare un’abitudine italiana legata ad una serie di piaceri:

  • Passeggiare dopo aver mangiato
  • Passeggiare per “perdere tempo”
  • Passeggiare per fare acquisti
  • Passeggiare per andare a trovare amici e parenti
  • Passeggiare per prendere una “Boccata d’aria”

 

Passeggiare dopo aver mangiato

Abitudine che in tempi recenti i medici hanno definito sana e utile alla digestione, in Italia, quando su mangia fuori casa a fine pasto “fare due passi” è l’obiettivo minimo delle persone. Questa camminata dopo pranzo o una cena italiana è utile a “riprendersi” dal lauto pasto e, spesso incredibilmente, si conclude con una fermata dal gelataio “giusto per addolcire la bocca”.In linea di massima, dobbiamo dirlo per dovere di cronaca, anche dopo un pranzo leggero e fugace c’e’ la voglia di passeggiare, soprattutto per riprendersi ed essere pronti a tornare a lavoro. In questo caso ci si concede un buon caffè   


Passeggiare per “perdere tempo”

La virtù dell’ozio è una latina facoltà di riempire il tempo in qualche modo, anche senza fare nulla. Spesso in Italia quando non si ha nulla da fare o si vuole “perdere tempo” si va a fare una passeggiata. Senza meta, senza scopo. Semplicemente per riempire il tempo senza annoiarsi. Queste passeggiate spesso terminano in un aperitivo o in un gelato, ma sempre senza impegno 😊 


Passeggiare per fare acquisti

Passeggiare per la via principale della propria città, ricca di negozi e bella gente, è la linea che tutti gli italiani seguono per fare acquisti. Certo, negli ultimi 20 anni sono proliferati i centri commerciali e, quindi, al centro città si preferisce andare in queste strutture piene di negozi, di aria condizionata e di parcheggio auto, ma il fascino del centro città resta sempre nei cuori degli italiani. In queste vie si possono trovare vestiti all’ultima moda, novità e anticipazioni che quasi mai troviamo nei negozi standardizzati dei centri commerciali, ma si trovano anche negozietti di artigianato, d’arte e alimentari, che sono delle vere e proprie chicche.In ogni grande città italiana ci sono almeno tre o quattro strade famose in cui fare shopping, strade note in tutto il mondo, piene di turisti italiani ed esteri:

 

Passeggiare per andare a trovare amici e parenti

Un’altra usanza italiana è di andare a trovare amici o parenti a piedi, facendo una passeggiata. Capita anche di darsi appuntamento con l’amico in qualche strada o piazza – “così ci facciamo anche una passeggiata”. Questo trovarsi fuori casa è utile alla conversazione fuori dalle mura di casa, le quali spesso hanno orecchie indiscrete 😊 

Passeggiare per prendere una “Boccata d’aria”

Legata sovente alla passeggiata post pranzo, questa tipologia di passeggiata è utilizzata dagli italiani principalmente per schiarirsi le idee. Cambiare aria, prende una boccata d’aria, è un modo per trovare ispirazione ad un problema o per distrarsi da quest’ultimo. 


Gli Americani e la passeggiata

Da alcuni anni in America e Canada si parla del mito della “THE ITALIAN PASSEGGIATA”. 

Come mai questo mito?In linea di massima, una delle principali motivazioni è di natura architettonica. L’America ha città grandi che non hanno un vero centro storico. C’è un centro finanziario, un centro culturale, un centro residenziale, ma praticamente non ci sono piazze e monumenti. O meglio, ci sono ma sono sparsi in città, distanti tra loro. Questo si traduce, banalmente, che occorre l’auto per visitare un posto. Le grandi distese del Paese, il costo molto ridotto della benzina, e lo sviluppo di grandissimi centri commerciali, hanno dato come risultato la “perdita” dell’uso della passeggiata. Quando un americano viene in Italia si trova in una dimensione tutta nuova. Vede tanta gente che cammina e sa che per visitare il centro storico di una città dovrà fare la stessa cosa. Passeggiare. Questa novità affascina e spaventa.  Il fascino è di partecipare ad una tradizione antica, ad un rito collettivo che si consuma tra le vie di storici palazzi, tra i sapori del cibo di gastronomie e ristoranti, tra le voci delle persone. La preoccupazione è di riuscire a tenere il passo, di riuscire a coprire quattro o sei chilometri al giorno tra musei, monumenti, strade, piazze, ristoranti, eventi. Nascono, così, dei veri e propri allenamenti per prepararsi a questa prova di forza. Palestre, personal trainer, ecc. americane e canadesi, ma anche sudamericane, australiane ed asiatiche, hanno creato specifici allenamenti per rendere vincente la sfida italiana. 

Il premio? Il piacere per gli occhi e magari anche per i palato con un gelato e due chiacchere piacevoli tra amici. 

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